Le particolarità del caffè decaffeinato: benefici, sostanze nutritive e controindicazionivestocasa.it
Il
caffè decaffeinato è uno dei più acquistati: per chi soffre di ansia o di pressione alta, è sconsigliabile bere il classico caffè espresso. Oltre al caffè decaffeinato, è possibile valutare di bere il caffè d’orzo.
Ma quali sono le caratteristiche del caffè decaffeinato? E perché in molti credono che faccia male alla salute?
Le caratteristiche e i benefici del caffè decaffeinato
L’alternativa valida al caffè espresso è il caffè decaffeinato ed è maggiormente consumato da coloro che hanno
disturbi alimentari o del
tratto esofageo, che soffrono di
gastrite o di
reflusso e che hanno
problemi al cuore.
Inoltre, sono molte le situazioni in cui è vietato bere il caffè, come la gravidanza, l’allattamento o uno stato di insonnia. Questi soggetti possono fare uso del caffè decaffeinato; nel caso in cui, invece, non si possa assumere totalmente la caffeina, i caffè indicati sono di
tarassaco,
d’orzo o
di cicoria.
Nel caffè decaffeinato – secondo la legislazione vigente – il tasso di caffeina deve essere obbligatoriamente
inferiore allo 0,01%. Il metodo della decaffeinazione è stato inventato da Ludwig Roselius nel 1903.
I valori nutrizionali del decaffeinato sono molto interessanti, perché contiene tanti nutrienti positivi per il nostro organismo, come i sali minerali, il potassio, il calcio, il ferro, lo zinco, il sodio, la vitamina E e tutte le vitamine del gruppo B.
Quali sono le proprietà del caffè verde decaffeinato?
Una tipologia molto interessante di caffè decaffeinato è il
caffè verde, che si ottiene da un mix di miscela arabica e robusta. È una sorta di “caffè crudo”, che, per quanto sia buono, sul lungo tempo causa dei problemi ematici non indifferenti.
In quanto “crudo”, il caffè verde decaffeinato contiene molti più sali minerali, vitamine e antiossidanti. Tra i suoi principali benefici, segnaliamo che regola la pressione, riesce a contrastare i disturbi di origine nervosa, rinforza il cuoio capelluto e la pelle ed riduce il colesterolo cattivo nel sangue.
Il caffè decaffeinato fa male?
È una domanda molto discussa e la risposta è difficile da prevedere. Tendenzialmente, negli ultimi anni è stato lanciato il seguente allarme: il caffè decaffeinato provoca tumori. In realtà, non è del tutto vero e dipende dagli additivi aggiunti al caffè, dai solventi e dal metodo che si sceglie per la decaffeinazione.
Inoltre, è l’
acrilammide a preoccupare maggiormente, ma è presente in dosi minime: l’acrilammide si sviluppa quando il caffè è sottoposto a una temperatura di tostatura più alta di 200°.
In buona sostanza, è la
quantità di caffè decaffeinato che assumiamo che potrebbe farci stare male, ma questo discorso vale anche per molti alimenti del nostro regime alimentare.
Tenete conto che il decaffeinato ha in realtà
molti benefici, tra cui ridurre il rischio di diabete, è considerato un antidolorifico naturale e migliora la digestione, oltre alle funzionalità epatiche.
Caffè decaffeinato in grani, capsule, cialde o macinato
Possiamo acquistare il caffè decaffeinato in grani, macinato, oppure servirci delle cialde o delle capsule. Noi vi consigliamo di provare la miscela in grani, cui il processo di lavorazione segue il metodo antico.
In alternativa, potrete anche acquistare le miscele classiche in cialde o in capsule, da utilizzare con la vostra macchina del caffè, per un ottimo decaffeinato dall’aroma sorprendente!
Le migliori marche:
- Hag – miscela di caffè dec macinato espresso – in cialde – in capsule.
- Illy – miscela macinato decaffeinato – in cialde – in capsule
- Lavazza – Miscela caffè Dek Intenso – Capsule Compatibili Nespresso Decaffeinato Ricco
- Caffè Borbone – Capsule Respresso Miscela Dek – Capsule Don Carlo Miscela Dek, compatibili a modo mio
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